Messina
Femminicidio di Sara Campanella, estinto il processo per la morte di Stefano Argentino
I legali della famiglia Campanella hanno depositato una memoria agli atti del procedimento
Non luogo a procedere per estinzione del reato. È la decisione pronunciata dalla Corte d’Assise di Messina, dopo una breve camera di consiglio, nel processo a carico di Stefano Argentino, reo confesso del femminicidio di Sara Campanella. L’uomo si era tolto la vita nel carcere di Gazzi, dove era detenuto in attesa di giudizio.
La posizione della Corte
La Corte ha dichiarato estinto il reato per la morte del reo, come previsto dal codice penale. Argentino era imputato per omicidio aggravato e premeditato nei confronti della giovane compagna.
La reazione della famiglia della vittima
I legali della famiglia Campanella – gli avvocati Cettina La Torre, Filippo Barbera e Riccardo Meandro – hanno depositato una memoria agli atti del procedimento. Nella nota hanno annunciato la volontà di presentare un esposto alla Procura di Messina per verificare se sussistano ipotesi di favoreggiamento o concorso da parte di terzi nella commissione del femminicidio.
Un caso che resta aperto
La tragedia, che aveva scosso profondamente la comunità, vede ora chiudersi il capitolo processuale contro l’autore materiale del delitto, ma la famiglia di Sara continua a chiedere verità e giustizia, invocando nuove indagini per fare piena luce su eventuali responsabilità ancora da accertare.