Catania
Una mostra e un documentario in ricordo di Giuseppe Fava
Catania celebra Giuseppe Fava, giornalista ucciso dalla mafia nel 1984, con due iniziative nel centenario della sua nascita: una mostra delle sue opere artistiche nella Galleria di arte moderna e la proiezione di un documentario
“La cultura e il “diavolo”. L’arte di Giuseppe Fava tra impegno civile, politico e intellettuale”. Questo il titolo della mostra dedicata al giornalista e scrittore ucciso dalla mafia il 5 gennaio del 1984, presentata in anteprima alla stampa nella Galleria d’Arte Moderna di via Castello Ursino a Catania, nel giorno del centenario della sua nascita.
A cura di Vittorio Ugo Vicari, è stata promossa dalla Fondazione Giuseppe Fava e dalla famiglia del giornalista, in collaborazione con il Comune. Il percorso espositivo, che resterà aperto fino al 6 gennaio ad ingresso libero, attinge soprattutto dall’Archivio Storico “Giuseppe Fava” di Gravina di Catania e racconta un Fava meno noto al grande pubblico.
La mostra si concentra soprattutto sulla produzione artistica. Fava era infatti anche drammaturgo, romanziere, pittore, disegnatore e incisore. Per raccontare la realtà, usò vari sistemi cercando corrispondenze tra linguaggi per rendere comprensibili ai giovani il complesso universo dei suoi personaggi.
Sempre oggi, nella corte della Gam, il documentario “L’ultima fila, storia di Pippo Fava”, opera d’esordio di Emanuela Ranucci e Maria Carla Virzì che ripercorre i giorni dell’omicidio attraverso le voci di c’era e non ha dimenticato.