Catania
Rapimento 17enne a Vittoria, il caso passa alla DDA di Catania
Svolta nelle indagini sul rapimento-lampo
Nuovo passaggio davanti agli inquirenti per il diciassettenne rapito lo scorso 25 settembre alla periferia di Vittoria e liberato meno di 24 ore dopo nei pressi del mercato ortofrutticolo. Ieri, il giovane è stato nuovamente convocato in commissariato per un colloquio breve, durante il quale gli investigatori hanno chiesto ulteriori chiarimenti su alcuni aspetti ancora poco chiari del sequestro. Nessun dettaglio è trapelato sui contenuti dell’incontro, ma è chiaro che l’attenzione investigativa resta altissima.
E a confermarlo è la svolta cruciale nell’inchiesta: il fascicolo sul sequestro è stato trasferito dalla Procura di Ragusa alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. A rivelarlo è il quotidiano La Sicilia, che cita fonti qualificate. Il passaggio di competenza è motivato da due elementi chiave.
Il primo è l’ipotesi che il rapimento possa essere stato a scopo di estorsione, nonostante in un primo momento il Procuratore di Ragusa Francesco Puleio avesse escluso richieste di riscatto; il secondo riguarda il contesto in cui è maturato il sequestro, ritenuto fortemente condizionato dalla criminalità organizzata, motivo per cui ora ad occuparsi del caso è la DDA di Catania, con il coordinamento dell’aggiunto Sebastiano Ardita, in sinergia con il Procuratore Francesco Curcio.
Il rapimento, ricordiamo, è avvenuto alla periferia di Vittoria: il giovane, figlio di un noto imprenditore della zona, era stato prelevato da quattro uomini armati mentre si trovava con alcuni amici, e caricato a bordo di due Fiat Panda, una bianca e una nera.
Bendato e trattenuto per alcune ore, era poi stato rilasciato e si era presentato da solo al commissariato.
Nonostante le prime versioni della vittima siano apparse vaghe – l’unico dettaglio concreto riferito era “un accento siciliano” – gli inquirenti stanno ora lavorando su approfondimenti ambientali e familiari, ritenuti determinanti per la ricostruzione del movente.
Le indagini, dunque, proseguono senza sosta, ma il passaggio del fascicolo alla Direzione Distrettuale Antimafia segna un punto di svolta, aprendo nuovi scenari investigativi e confermando che quello di Vittoria non è stato un rapimento qualunque.