Ragusa

Discarica Lanzagallo, arriva la risposta dell’Unione Europea

La Commissione europea chiama in causa le autorità giudiziarie italiane sulla futura discarica che dovrebbe sorgere in contrada Lanzagallo, nelle campagne fra Modica, Pozzallo e Ispica. Soddisfatto il sindaco pozzallese Roberto Ammatuna da sempre contrario ad una discarica in questo sito

di Chiara Scucces -

Futura discarica in contrada Lanzagallo, il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna con soddisfazione incassa il parere dell’unione europea secondo cui la discarica rischia di violare le direttive europee.  Ricapitolando la vicenda, un anno fa circa i sindaci iblei, riuniti nella SRR, a maggioranza il futuro insediamento di una nuova discarica in un’area comprese tra Ispica, Modica e Pozzallo. Una scelta che divide le comunità tra chi è a favore, considerato che non c’è dove buttare i rifiuti, e chi è contrario perché ritiene che nuove discariche rappresentino un danno ambientale. Questa decisione da alcuni venne definita come “sconsiderata”; tra questi il sindaco Ammatuna, appunto, che fece fuoco e fiamme in assemblea, sebbene la maggioranza votò a favore. Adesso c’è un ricorso al Tar; in attesa che il tribunale si pronunci, l’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao aveva chiesto alla Commissione UE di intervenire per proteggere il territorio e rispettare le norme europee. Proprio di ieri la risposta dell’unione europea all’interrogazione di Corrao che ha chiamato in causa le autorità giudiziarie italiane, affinchè intervengano per evitare i danni di una tale discarica sull’ambiente e sulla comunità  visto che bisogna tenere in considerazione la distanza dalle aree residenziali e di ricreazione, dai siti agricoli o urbani e dalle zone di protezione naturale”, ma anche “non pregiudicare l’integrità dei siti protetti”. “Accolgo, con estrema fiducia e soddisfazione, la direttiva che la Commissione UE ha emanato sulla discarica di Lanzagallo, dice Roberto Ammatuna. “Ribadisco, ancora una volta, che tale discarica rappresenta un vero e proprio scempio per il nostro territorio e la Commissione UE, chiamando in causa l’Autorità Giudiziaria, potrà evitare altri danni ambientali che possono ripercuotersi negativamente su un territorio continuamente sotto attacco.”