Cronaca

Tragedia familiare, dolore e sgomento

Due giorni dopo il rogo di Vittoria

di Emiliano Di Rosa -

Nella notte tra mercoledì e giovedì in Piazza dell’Unità a Vittoria si è consumata una dolorosissima e violentissima tragedia familiare. Un rogo ha avvolto la casa della famiglia Zaouali, origini tunisine ma da tanti anni in Sicilia benvoluti e ben integrati nella comunità. In casa c’erano Kamel, 57 anni, la moglie Mariam di 55 anni, e le due figlie Sameh di 33 anni e Oumaima di 19, diventati torce umane. Ad appiccare l’incendio è stato il figlio maschio della famiglia Zaouali, 29 anni, che pare soffra di problemi psichiatrici. La madre è deceduta poco dopo che è stato appiccato l’incendio, poi è morta anche la sorella Sameh ricoverata nel centro ustioni dell’ospedale Cannizzaro a Catania. Il 29enne è stato bloccato dalla polizia mentre vagava in una zona di campagna. Ancora gravissime le condizioni del padre e della figlia 19enne mentre una quarta figlia è scampata alla tragedia perché studia all’Università di Torino e stava rientrando a Vittoria. Secondo una prima ricostruzione il 29enne, dopo un alite in famiglia, avrebbe ammassato dei copertoni davanti alla casa, dando poi fuoco con una torcia avvolta in uno straccio imbevuto di liquido infiammabile. E’ anche vero che in un attentato incendiario simile c’è del metodo perchè il fumo degli pneumatici è asfissiante e mortale, e si sa che si copertoni propagano rapidamente le fiamme e spegnerli è difficile, il gesto di una persona psicolabile dovrebbe essere invece più approssimativo ma ovviamente al lavoro ci sono gli inquirenti. Per ora tutti pregano perché almeno Kamel e la giovane Oumaima possano salvarsi: al liceo linguistico Mazzini di Vittoria la 19enne avrebbe dovuto sostenere tra pochi giorni gli esami di maturità e viene descritta come “una ragazza solare, piena di interessi”. Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha proclamato una giornata di lutto cittadino nel giorno dei funerali.