Enna

Abusi, Antonio Messina incontra la Commissione Pontificia: “Auspico una verità che sia d’esempio”

Il giovane archeologo ricevuto a Roma

di Redazione Video Regione -

“Ho accolto l’attenzione riservata a me e al mio caso da parte della Commissione Pontificia per la tutela dei minori, ma al momento ritengo giusto mantenere il riserbo sui contenuti dell’incontro. Auspico una risoluzione anche a livello ecclesiastico, che apra la strada alla verità e possa essere da esempio per altre vittime”.
Con queste parole Antonio Messina, il giovane archeologo che ha denunciato abusi subiti da don Giuseppe Rugolo, ha commentato il suo recente incontro a Roma con un rappresentante della Commissione Vaticana.

In aula la notizia del confronto con la Commissione

La notizia del colloquio è emersa proprio oggi, nel giorno della seconda udienza del processo d’appello al sacerdote, condannato in primo grado a 4 anni e mezzo per violenza sessuale aggravata su minori. A comunicarlo in aula, davanti alla Corte d’appello di Caltanissetta, è stato l’avvocato Giovanni Di Giovanni, legale di parte civile dei genitori della vittima. Messina, per l’occasione, si era recato a Roma accompagnato dal suo avvocato Eleanna Parasiliti Molica.

L’invito mai avvenuto da Papa Francesco

Nei mesi scorsi, Messina aveva anche ricevuto un invito a incontrare Papa Francesco, ma l’appuntamento non si è mai concretizzato a causa della morte del Pontefice.

A processo anche il vescovo e il vicario

Intanto, lunedì prossimo si aprirà un altro importante procedimento: al tribunale di Enna è attesa la prima udienza del processo per falsa testimonianza a carico del vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, e del suo vicario giudiziale, Vincenzo Murgano, attuale parroco della chiesa Madre di Enna. Secondo l’accusa, i due avrebbero mentito in aula durante il processo a don Rugolo.

Prossima udienza d’appello il 27 maggio

Il processo d’appello nei confronti del sacerdote riprenderà il prossimo 27 maggio, con la terza udienza davanti alla corte d’appello di Caltanissetta.