Attualità

Aerolinee siciliane chiede regole uguali per tutti

In una nota stampa parla il presidente Luigi Crispino

di Leuccio Emmolo -

Dopo l’abbandono di Ryanair e l’entrata al Pio La Torre della compagnia Aeroitalia, che già dal 15 maggio aprirà i voli diretti dallo scalo ragusano per Roma Fiumicino e Bergamo e Bologna, l’aeroporto ibleo resta al centro dell’attenzione generale e stimola interventi sul caro voli e sulla gestione del servizio negli aeroporti siciliani. Secondo Luigi Crispino, presidente di Aerolinee Siciliane, occorreva più trasparenza nella ricerca delle compagnie interessate e alle trattative svolte. Crispino parla della necessità di avere regole trasparenti  e uguali per tutti. “Sarebbe giusto, ora, sapere su cosa si sono basati gli accordi con AeroItalia”. Crispino rincara la dose anche sul tema scottante del caro-voli  Su questo fronte il rincaro dei biglietti, secondo il presidente di Aereolinee siciliane, deriva dal comportamento “spesso scorretto e parziale della Regione e dei gestori aeroportuali”. In una nota diffusa oggi Aereolinee siciliane spiega che  “un fiume di denaro corre dai gestori aeroportuali o dalla Regione verso i vettori aerei. Il risultato è una crescita indiscriminata dei prezzi. Abbiamo appreso – spiega Crispino – che Ryanair, nella sua qualità di cliente dell’aeroporto di Comiso, ha staccato una fattura di 1,2 milioni di euro per tre mesi di attività nello scalo ragusano. Nel periodo d’interesse della fattura, la compagnia irlandese ha movimentato ventisettemila passeggeri e centonovantacinque voli in uscita, dall’aeroporto Pio la Torre. A partire dall’analisi che è scaturita da questo inusuale pagamento richiesto ad un fornitore (l’aeroporto) da parte di un cliente (la compagnia aerea) di queste somme, Aerolinee Siciliane, sulla base di autorevoli fonti di analisi sul traffico aereo mondiale, ha valutato che i contributi a tutti i vettori sul piano regionale potrebbero facilmente arrivare a cinquanta milioni di euro l’anno, di fondi pubblici. Il tutto accade- aggiunge Crispino- presumibilmente con artifici per aggirare i regolamenti europei che vietano simili contribuzioni, se provate. Ovviamente, noi ci auguriamo, per il loro bene, che i nostri gestori aeroportuali siano maestri nell’evitare le insidie che si nascondono nelle norme. Il punto è che nonostante l’enorme spesa, il risultato tangibile è l’aumento dei prezzi dei biglietti aerei che colpisce tutti i siciliani. Non cadiamo nella polemica spicciola e non rispondiamo al mancato senso della legalità che spinge il governo regionale- conclude Crispino-  a non volerci incontrare. Che il governo non venga incontro alle richieste dei propri cittadini e delle imprese siciliane riteniamo che sia grave”.