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All’Ompa un mammografo digitale

Il parco tecnologico dell’ASP di Ragusa si è arricchito, in queste settimane, di un mammografo digitale che amplia e migliora l’offerta dell’Unità di Screening mammografico e diagnostica senologica. Lo strumento si trova al Maria paternò Arezzo

di Redazione -

Al “Paternò Arezzo” di Ragusa un mammografo digitale in grado di effettuare le biopsie con metodica stereotassica. Lo strumento amplia e migliora l’offerta dell’Unità di Screening mammografico e diagnostica senologica.

L’apparecchiatura ha una capacità in termini di risoluzione dell’immagine e di adeguatezza della diagnosi, di gran lunga superiore rispetto alle versioni precedenti. Consente la valutazione tridimensionale della struttura della ghiandola mammaria (la cosiddetta ‘tomosintesi’) e, in particolare, di effettuare le biopsie con metodica stereotassica, cioè attraverso una visione più accurata e approfondita delle patologie tumorali che hanno carattere multifocale.  

“Significa poter intercettare i tumori con localizzazione diverse rispetto al nodulo più eclatante e visibile, che solitamente viene sospettato per primo – spiega il dott. Giuseppe La Perna, Direttore della U.O.S.D. Screening mammografico e diagnostica senologica. “La nuova apparecchiatura – sottolinea il Direttore generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago – implementa la diagnostica e apre nuove prospettive di sviluppo per la nostra Breast Unit: ricordo, infatti, che l’ASP di Ragusa dispone di una delle 17 unità siciliane altamente specializzate, che fornisce alle pazienti portatrici di patologia tumorale alla mammella, l’utilizzo di metodiche e tecniche innovative, ma anche un’assistenza di elevato profilo grazie alla presenza di professionisti dedicati”.

“Per curare questo genere di neoplasia – aggiunge il Direttore sanitario, dott. Raffaele Elia -, ormai da qualche anno non è più necessario recarsi fuori dalla nostra provincia. Nelle prossime settimane, grazie ai fondi del Pnrr, altri mammografi di ultima generazione verranno consegnati all’Azienda per la successiva installazione nei diversi presidi ospedalieri, allo scopo di aumentare l’offerta in tutta la provincia”.