Catania

Armi e droga, 3 anni di indagini dei Carabinieri a Catania

Nell’ambito delle azioni di contrasto alla criminalità organizzata catanese avviate dal Comando Provinciale dei carabinieri, numerosi sono stati, nell’ultimo triennio, gli interventi per debellare le “capacità militari” e i principali canali di approvvigionamento delle consorterie mafiose

Tre anni di indagini dei Carabinieri di Catania per debellare le “capacità militari” e i principali canali di approvvigionamento delle consorterie mafiose. Nel primo caso, dal settembre 2020, le attività repressive hanno permesso di assicurare alla giustizia 150 soggetti, e sequestrare circa 600 armi clandestine o illegalmente detenute, dotate di una letale potenza offensiva, tra cui mitragliatrici da guerra, fucili d’assalto o a pompa e pistole, nonché 22.000? munizioni e 40 ordigni esplosivi. Nello specifico, il 28 gennaio 2022 nel quartiere San Cristoforo, roccaforte del gruppo “Nizza” e in via Cave di Villarà, dove sono state rinvenute numerose pistole e armi lunghe, alcune delle quali da guerra, perfettamente funzionanti, un fucile lancia granate con 6 granate modificate, 900 munizioni di vario calibro e 12 ordigni esplosivi artigianali dall’elevato potere dirompente, contenenti esplosivo e bulloni. Ancora nel maggio 2023, sempre nel quartiere “San Cristoforo”, i militari dell’Arma si sono trovati di fronte ad un vero e proprio “arsenale”, costituito da armi da guerra.

Sul fronte della droga i Carabinieri, sempre nello stesso periodo, hanno proceduto al sequestro di oltre 500 kg di sostanze stupefacenti e di numerose piantagioni di marijuana, anche indoor e arrestate ben 2.300 persone. A Fontanarossa grazie ai cani antidroga sono stati recuperati quasi 10 kg di marijuana, 1 kg di hashish, 3 pistole con munizionamento, uniformi e materiale vario in uso alla Polizia Locale. Tutto il materiale d’armamento è stato inviato al RIS di Messina per gli accertamenti tecnico-balistici, al fine di accertare se sia stato utilizzato in pregressi fatti delittuosi.