Cronaca

Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro

I Carabinieri del Ros hanno arrestato Martina Gentile, avrebbe favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro. E' figlia di Laura Bonafede, amante del boss morto il 25 settembre scorso. Gentile, 31 anni, avrebbe incontrato Messina Denaro ogni settimana, passeggiando con la bambina. Nel passeggino nascondeva i pizzini.

di tp24 -

Lo avrebbe incontrato ogni settimana, passeggiando con la bimba. Il boss le dava i pizzini e lei li metteva nel passeggino. E’ stata arrestata dai Ros dei Carabinieri, Martina Gentile, 31enne, figlia di Laura Bonafede e dell’ergastolano Salvatore Gentile.

E’ ritenuta una degli elementi principali della rete di protezione alla quale avrebbe fatto affidamento Matteo Messina Denaro per coprire la sua latitanza. Con la Gentile erano regolari gli incontri e tanti i “pizzini” che il boss le avrebbe lasciato. E che lei avrebbe consegnato mentre portava la figlioletta di due anni nel passeggino.

Gentile, vive a Campobello di Mazara, ma è stata arrestata a Pantelleria, dove effettua una supplenza a scuola. La procura di Palermo le contesta i reati di favoreggiamento e di procurata inosservanza della pena, con l’aggravante di aver favorito l’organizzazione mafiosa. La Gentile resterà agli arresti domiciliari, perché madre di una bambina. Dai pizzini e da alcune intercettazioni risulterebbe che proprio la bambina nel passeggino sarebbe stata usata per allontanare i sospetti. Soprattutto quando avrebbe dovuto consegnare i pizzini.

Martina Gentile avrebbe fatto da tramite fra la madre e il latitante, consegnando i biglietti a un’altra donna, Lorena Lanceri, la vivandiera del boss arrestata a marzo assieme al marito. Proprio Laura Bonafede avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale con l’ex super latitante, morto il 25 settembre. Gli scambi dei pizzini sarebbero avvenuti in uno studio di architettura di Campobello di Mazara dove lavoravano sia Martina Gentile che Lorena Lanceri. Questa mattina è stato perquisito lo studio, che è di un ex assessore all’Urbanistica del Comune di Campobello. Nel covo di Messina Denaro sono state inoltre scoperte le impronte digitali di Gentile, che il boss considerava come una figlia.