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Arrestati due fratelli modicani

Due fratelli modicani sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentata estorsione, lesioni aggravate e violazione di domicilio in concorso con altri due soggetti denunciati a piede libero. Per storie di droga, i quattro nel novembre scorso, hanno fatto una spedizione punitiva nei confronti di un giovane picchiato selvaggiamente nel cortile di casa sua.

di Chiara Scucces -

Tentata estorsione, lesioni aggravate, violazione di domicilio in concorso con altre due persone denunciate a piede libero: con queste accuse, gli Agenti del Commissariato di Modica nei giorni scorsi hanno arrestato due fratelli modicani. I fatti risalgono a metà novembre del 2023, quando la polizia di Modica intervenne in seguito a una segnalazione di aggressione in un cortile di casa. La vittima, un giovane modicano, venne trovata priva di sensi, con il volto tumefatto e sanguinante a causa dei colpi subiti. L’aggressione fu così violenta che il giovane dovette essere ricoverato per trauma cranico. L’attività investigativa, iniziata subito, è proseguita senza sosta,  raccogliendo intanto dichiarazioni fornite sul posto da persone informate sui fatti. La vittima solo in un secondo momento è stata in grado di riferire quanto accaduto fornendo una prima versione che necessitava di ulteriori verifiche. Ne è venuta fuori una storia complessa: il giovane picchiato, ha raccontato di essere stata oggetto di minacce sui social media e che l’aggressione era finalizzata a estorcere una somma di denaro. Quella sera, quattro individui, inclusi i due fratelli ora agli arresti domiciliari, si erano presentati a casa della vittima per riscuotere un debito presumibilmente legato a forniture di stupefacenti; dopo un tentativo di chiarimento, i quattro avevano iniziato  a colpire la vittima con calci, pugni e con una bottiglia in vetro, lasciandolo tramortito a terra, allontanandosi immediatamente a bordo di due auto per sottrarsi all’intervento della Polizia. L’aggressione è stata una vera e propria spedizione punitiva da parte di un branco. Le indagini sono state condotte anche grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza, l’ascolto di testimoni e la ricostruzione dettagliata dell’evento. La comunicazione al Procuratore della Repubblica e l’emissione dell’ordinanza di arresto domiciliare sono avvenute dopo un’accurata raccolta di prove. Uno degli indagati, uno straniero, era già stato denunciato a fine dicembre per detenzione ai fini di spaccio e, a seguito di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto, è stato trattenuto presso il C.P.R. per l’espulsione.