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Arrestato per estorsione un 22enne modicano
La polizia dopo giorni di pedinamenti e appostamenti, ha fermato il giovane dopo che si era fatto consegnare 1000 euro per presunti debiti di droga
La questura di Ragusa chiude il cerchio sulla banda della sparatoria di Jungi e sul sequestro di persona a Siracusa; lunedì pomeriggio, infatti, a Cava la Polizia ha arrestato in flagranza di reato per estorsione un ventiduenne con numerosi precedenti per spaccio di stupefacenti, lesioni personali, porto abusivo di armi e già arrestato per reati da stadio in occasione di un incontro di calcio. Nella serata dell’arresto, il giovane si trovava a Cava D’Aliga, per riscuotere da un ragazzo sciclitano una prima tranche di soldi, ossia 1000 euro, quale parte del presunto debito che questi avrebbe contratto con soggetti pregiudicati siracusani a fronte della sottrazione di circa 4 kg di stupefacenti del tipo hashish, avvenuta qualche tempo fa da parte di altri soggetti. Ed è qui che l’odierna attività della Questura si aggancia con quella dei carabinieri di fine giugno, quando fu appurato che alla base della rissa e della sparatoria a Jungi, c’era il mancato pagamento di una partita di droga (proprio 4 kg di hashish) ad una banda di siracusani che, giunti a Scicli, intercettavano la banda avversaria e, oltre a sparare all’indirizzo dei componenti del gruppo locale, riuscivano a sequestrare uno di loro. Tornando all’arresto di lunedì, i poliziotti hanno avviato immediate indagini, raccogliendo preziosi fonti di prova, sia testimoniali, sia digitali, tratte dalle chat social intercorse fra l’estortore e le vittime del reato a fronte di continue, sempre più pressanti, richieste di denaro avanzate dal 22enne. Sono stati pertanto predisposti mirati servizi di pedinamento ed appostamento, volti a verificare la veridicità di quanto raccolto a livello investigativo e studiare le mosse dell’indagato. E così, lunedì sera, gli agenti seguivano il 22enne, che in orario insolito si recava da Modica a Cava d’Aliga. Qui incontrava una delle vittime ed all’interno dell’auto di proprietà del giovane estorsore avveniva la consegna dei soldi, sotto la costante attività di osservazione degli agenti di Polizia. Alla vista di ciò i poliziotti sono intervenuti bloccando gli occupanti dell’auto ed un terzo giovane, straniero, poi rivelatosi estraneo ai fatti, che si trovava nei pressi della vettura con fare sospetto. L’estorsore veniva bloccato ed ammanettato nonostante opponesse resistenza. E’ stata recuperata la somma di mille euro appena consegnata dalla persona offesa, rinvenuta all’ interno del portafogli dell’indagato, precedentemente “tracciata”. L’arresto è stato preceduto da perquisizioni e sequestri di smartphone a carico di altri soggetti, le cui posizioni sono al vaglio degli investigatori per risalire ad eventuali altre responsabilità penali ed a collegamenti con gruppi criminali della provincia aretusea. Il 22enne, su disposizione del P.M. di turno, è stato condotto nel carcere di Ragusa dove si trova dopo la convalida dell’arresto