Palermo
Baby gang: Russo, “Dal dark web arrivano armi e droga”
“Non possiamo pensare che dietro a un ragazzo che delinque ci sia sempre un carabiniere o un poliziotto”, spiega Russo
Come fanno le baby gang a rifornirsi di armi e droga? Dal dark web alle strade di Palermo. Un fiume di armi e droga. Ecco come le gang giovanili hanno trasformato le notti della movida in una sfida all’ok Corral. Sono armati fino ai denti, pistole e coltelli da mostrare come status symbol e da usare per conquistare territorio, business e reputazione criminale. Non sono ipotesi ma i dati oggettivi che ci offre Massimo Russo, magistrato del Tribunale dei Minori di Palermo.
Mancano le risorse, manca il personale. E’ una battaglia impari. Dopo l’omicidio di Paolo Taormina, dopo la strage di Monreale, sono state istituite zone a vigilanza controllata. Ma risse, rapine e sparatorie non sono state fermate.
Le nostre armi sono spuntate. E – come sottolinea Russo – la battaglia contro il crimine giovanile non può messere una disputa politica. Piaccia o non piaccia, serve rafforzare il sistema repressivo e quello della prevenzione. E bisogna far comprendere alle famiglie che quella gioventù bruciata è soprattutto un problema loro. “Non possiamo pensare che dietro a un ragazzo che delinque ci sia sempre un carabiniere o un poliziotto”, spiega Russo.