Catania
Bancarotta, Gdf Catania sequestra beni per 300mila euro
Per la Procura sarebbe stato realizzato un sistema fraudolento basato sulla creazione di società formalmente distinte rispetto alla fallita
Beni per 300 mila euro relativi a quote e un compendio aziendale della “Ital porte srl” sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catania. Eseguite anche misure cautelari reali nei confronti di Vincenzo e Alessio Carastro, rispettivamente fratello e figlio di Maurizio Domenico Carastro, già sottoposto a indagine insieme a Giuseppe Eusebio Carastro per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Per la Procura sarebbe stato realizzato un sistema fraudolento basato sulla creazione di società formalmente distinte rispetto alla fallita, ritenute in realtà fittizie e tutte riconducibili agli indagati, il cui unico scopo sarebbe consistito nel consentire la prosecuzione dell’attività d’impresa attraverso i beni, le attrezzature e i proventi sottratti a una ditta fallita. L’indagine riguarda l’operato degli amministratori della fallita “Etna porte Srl”, ritenuti responsabili, in concorso, del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e preferenziale insieme con Salvatore Giuseppe Asero, amministratore “prestanome” della società “City door Srl”, a Giuseppe Mannino, consulente fiscale di entrambe le societa’ e socio di minoranza di quest’ultima azienda, e ad Alessio Carastro, formale rappresentante legale della nuova societa’ “Ital Porte Srl”.