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Calcio violento, scontri tra tifosi di Nissa e Enna, 22 Daspo

Alle persone colpite da daspo è vietato l'accesso, su tutto il territorio nazionale, agli stadi di calcio e nelle aree antistanti o limitrofi allo stesso

di Sergio Randazzo -

Nei pressi dello stadio Palmintelli

La Divisione polizia anticrimine della questura di Caltanissetta ha notificato provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive nei confronti di 22 persone, 13 dei quali nisseni – di cui uno minorenne – e 9 ennesi, di età compresa tra i 17 e i 49 anni. Il 13 novembre nel corso dell’incontro Asd Nissa-Enna Calcio i 22 tifosi, travisati da caschi e passamontagna e armati di bastoni e oggetti contundenti, prima dell’inizio dell’incontro, nei pressi dello stadio Palmintelli, in viale della Regione, si sono resi responsabili di condotte violente, rendendo la strada adiacente all’ingresso dello stadio teatro di accesi scontri.

Cosa prevede il DASPO

“Cinque Daspo prevedono l’obbligo di firma in questura, durante il primo e secondo tempo degli incontri che si tengono in casa o fuori – ha specificato il questore Emanuele Ricifari – e gli altri hanno durate che vanno dai 5 anni (per 8 di loro) e 2 anni (per 14 persone). Abbiamo dato il massimo a chi aveva già precedenti specifici”. Le forze dell’ordine erano riuscite a riportare la situazione alla calma. Successivamente le indagini condotte dalla Digos, che ha visionato i filmati della Polizia scientifica, hanno consentito di individuare gli autori dei disordini che sono stati denunciati alla Procura.