Attualità

Campagna in ostaggio dei rifiuti

Il nostro inviato ha seguito un sopralluogo del sindaco nella zona del fiume Maroglio

di finmedia -

È un assedio silenzioso, quello che da anni colpisce le aree periferiche e le campagne attorno alla città. Un’invasione sistematica di rifiuti: mattoni, laterizi, tufi, piastrelle, ma anche amianto e spazzatura domestica. Lontano dagli occhi e dai centri abitati, si consumano ogni giorno veri e propri crimini ambientali.

Le zone rurali diventano terra di nessuno. Campi incolti, appezzamenti privati, qui il degrado è diventato quotidianità.

Sono i resti di lavori edili, piccoli e grandi, spesso frutto di sbancamenti non dichiarati. E la presenza dell’amianto, in molti casi abbandonato senza alcuna precauzione, rende la situazione ancora più grave. Un rischio concreto per la salute pubblica e per l’ambiente.

Questa mattina il primo cittadino, Terenziano Di Stefano, ha guidato un sopralluogo nelle aree più critiche vicino al fiume Maroglio. È il primo passo di un nuovo piano di controlli straordinari con pattugliamenti della polizia municipale e l’uso di fototrappole. Nemmeno il tempo di iniziare l’ispezione e un uomo viene sorpreso a scaricare rifiuti nel letto del fiume. Identificato, sarà sanzionato pesantemente.

Ma non basta il pugno duro. Serve anche una presa di coscienza collettiva. E il sindaco lancia un appello alla responsabilità dei cittadini.

La battaglia è appena iniziata. Ma se in città, grazie a telecamere e sanzioni, sembra più semplice ridurre le microdiscariche urbane, fuori dal centro abitato il rischio è che si continua a voltare lo sguardo.