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Caso Larimar, denuncia per omicidio

L'avvocato di una delle sorelle di Larimar, la quindicenne trovata morta il 5 novembre scorso nel giardino della sua casa di Piazza Armerina, ha presentato alla Procura di Enna una denuncia per omicidio e depistaggio, a carico di ignoti.

di Sergio Randazzo -

Si arricchisce di nuovi sviluppi la tragica vicenda di Larimar, la quindicenne trovata morta il 5 novembre scorso nel giardino della sua casa di Piazza Armerina. L’avvocato Carmelina Adamo, in rappresentanza di una delle sorelle della ragazza, ha presentato una denuncia alla Procura di Enna per omicidio e depistaggio a carico di ignoti. “Abbiamo portato fatti e circostanze secondo noi importanti per questa tesi”, ha dichiarato Adamo – come riporta l’ANSA -, ribadendo l’intento di approfondire ogni possibile pista che potrebbe smentire l’ipotesi del suicidio.

Parallelamente, la Procura per i minori di Caltanissetta prosegue le indagini con le ipotesi di reato di istigazione al suicidio e diffusione di materiale pornografico, focalizzandosi sui contenuti diffusi sui telefoni di alcuni compagni di scuola di Larimar. Milena Ruffini, legale della famiglia, ha confermato la volontà dei familiari di perseguire la tesi dell’omicidio. La famiglia, attraverso i suoi consulenti, sta partecipando alle investigazioni e ha ottenuto l’accesso agli atti scolastici per ulteriori verifiche.

La Procura ha sequestrato i telefoni di diversi ragazzi dopo che, nei giorni precedenti, erano iniziate a circolare immagini intime della giovane Larimar, alimentando sospetti su una possibile relazione tra questi eventi e il tragico epilogo. Gli avvocati della famiglia stanno attendendo gli esiti degli accertamenti tecnici e la documentazione scolastica per valutare eventuali ulteriori azioni legali. Nel frattempo, si continua a indagare per fare luce su una vicenda che presenta ancora molte zone d’ombra.