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Caso Visodent. Tribunale sospende obbligo pagamento rate

Il tribunale di Ragusa accoglie il ricorso d'urgenza. E' stato sospeso infatti l'obbligo di pagamento delle rate nei confronti di Compass per oltre 20 pazienti

di Pinella Rendo -

Il Tribunale di Ragusa ha accolto il ricorso d’urgenza di oltre venti pazienti della clinica Visodent, riconoscendo il legame indissolubile tra il finanziamento e le cure mancate. Sospeso l’obbligo di versare le rate a Compass per servizi sanitari mai ricevuti. Il Tribunale ha emesso un provvedimento cautelare di grande rilievo, accogliendo il ricorso presentato da più di venti pazienti coinvolti nel cosiddetto “Caso Visodent”.

La decisione stabilisce l’immediata sospensione dell’obbligo di pagamento delle rate dei finanziamenti che i pazienti avevano sottoscritto con la finanziaria Compass per coprire i costi dei piani di cura odontoiatrici. La clinica Visodent di Modica, così come altre sedi in Sicilia, è stata protagonista d una chiusura improvvisa, lasciando decine di pazienti con cure incomplete o totalmente ineseguite, ma ancora gravati dal debito con la società finanziaria.

Nonostante le diffide formali inviate da parte dei consumatori, Compass aveva continuato a esigere il regolare versamento delle rate. La svolta arriva con il provvedimento del Tribunale, che ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni dei pazienti, assistiti da Assoutenti Ragusa e patrocinati dagli avvocati Rosario Nigro e Francesco Baglieri.

Il Giudice ha applicato un principio cardine del diritto dei consumatori: il contratto di credito collegato. Nel testo si sottolinea che il finanziamento e il contratto per la fornitura di servizi (in questo caso, le prestazioni odontoiatriche) devono essere considerati unitariamente sotto il profilo giuridico. Di conseguenza, l’inadempimento della clinica sanitaria comporta automaticamente la possibilità per il consumatore di sospendere il pagamento del finanziamento.

Un ulteriore elemento decisivo è stato il riconoscimento dell’urgenza della misura cautelare. Il Giudice ha infatti evidenziato che la sospensione dei pagamenti è essenziale per non arrecare un ulteriore pregiudizio alla salute dei pazienti. Essendo liberati dal peso delle rate per servizi mai ricevuti, i consumatori potranno ora disporre delle risorse necessarie per intraprendere altrove le indispensabili cure odontoiatriche.

Questa decisione non solo offre un sollievo immediato ai pazienti di Ragusa, ma stabilisce anche un importante precedente giurisprudenziale. Apre infatti la strada non solo alla sospensione, ma anche alla successiva richiesta di risoluzione definitiva dei finanziamenti e alla restituzione delle somme già versate per le prestazioni sanitarie mai erogate. Si rafforza così la tutela dei consumatori di fronte al fallimento o all’inadempimento dei servizi finanziati.