Attualità

Casteldaccia, una targa per non dimenticare

È passato quasi un anno da quel tragico 6 maggio, quando cinque uomini persero la vita mentre lavoravano a Casteldaccia

di Redazione -

C’è un dolore che non passa, un vuoto che nessuna parola può colmare. Quello lasciato da Epifanio Alsazia, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera, i cinque operai che il 6 maggio scorso hanno perso la vita mentre lavoravano, a Casteldaccia, in una delle tragedie sul lavoro più gravi degli ultimi anni in Sicilia. Oggi, a distanza di un anno, Casteldaccia si è fermata per ricordare. Una targa, una messa, un momento di silenzio e di memoria collettiva per dire che quei nomi non sono stati dimenticati. Che dietro ogni vita spezzata c’erano sogni, famiglie, abbracci che non torneranno più.

Dopo la messa nella chiesa SS. Immacolata di Piazza Matrice, è stata scoperta una targa in ricordo dei cinque lavoratori. Oggi non è solo un giorno di ricordo. È un grido silenzioso rivolto a chi può e deve cambiare le cose: perché nessun altro debba uscire di casa per lavorare e non tornare più. Alla cerimonia, tra i tanti presenti, anche molti familiari delle vittime.