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Chiaramonte: dissesto, l’opposizione attacca

Il gruppo consiliare in una nota spiega che il default era evitabile

di Leuccio Emmolo -

Inevitabili gli strascichi a palazzo di città dopo la dichiarazione di dissesto finanziario dichiarato dell’Amministrazione Cutello. Il primo cittadino si aspettava le reazioni di chi siede sugli scranni dell’opposizione. Ad articolare l’attacco è il gruppo di opposizione consiliare, composto da Gaetano Iacono, Samuele Cultrera, Simona Riggio e Jessica Stracquadaini. Per gli esponenti dell’opposizione il dissesto poteva essere evitato facendo ricorso a un piano di riequilibrio pluriennale, a una azione di contenimento della spesa e accedendo al ricorso al fondo di rotazione per i Comuni, gestendo politicamente il debito. Secondo il pensiero della minoranza “sarebbe stato opportuno un segnale politico con tagli alle consulenze e alle indennità della giunta”.

“La dichiarazione di dissesto fortemente voluta e perorata dall’amministrazione comunale- aggiunge il gruppo di opposizione- è un colpo durissimo per la città, per i servizi, per chi attende di essere pagato dal Comune, per i dipendenti e per le prospettive di crescita e sviluppo. I quattro consiglieri in una nota scrivono di aver dimostrato in Consiglio che il default si poteva evitare. “Il dissesto non era una scelta obbligata- sostiene la minoranza- ma il sindaco Cutello ha fatto di tutto per voler arrivare a questo punto in modo tale da poter scaricare interamente sul passato le responsabilità e per poter guardare, alla fine del suo mandato, a una uscita da questo stato delle cose ed ergersi a salvatore della patria” Nella stessa nota  viene ribadito che  il “crack” del Comune poteva evitarsi  Ma è molto più grave ciò che è stato fatto sui numeri per poter ingiustamente dichiarare il dissesto”.