Cronaca
Confisca di beni per oltre 12 milioni di euro
Tra il 1992 e il 2018, l'uomo è stato condannato in via definitiva per reati quali associazione finalizzata al traffico di droga, rapina, furto, lesioni personali e detenzione illegale di armi
La sezione Misure di prevenzione del tribunale di Messina ha disposto due confische di beni per un valore complessivo superiore a 12 milioni e 350mila euro. La prima confisca, eseguita dalla Dia, riguarda il patrimonio di un noto commercialista operante nella zona dei Nebrodi. Il professionista è stato coinvolto in diverse indagini per truffa finalizzata al conseguimento di contributi pubblici, reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio.
Secondo gli atti giudiziari, il commercialista, sottoposto anche a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni, avrebbe utilizzato la sua attività professionale per costituire un sistema truffaldino volto ad ottenere consistenti contributi di natura pubblica. Le indagini hanno evidenziato un arricchimento personale illegittimo legato all’uso fraudolento di incentivi destinati alle attività produttive nelle aree depresse.
La confisca ha colpito: nove imprese operanti nel campo dell’assistenza fiscale, agli anziani e nel settore immobiliare; sette appartamenti; un fabbricato; 17 terreni situati nelle province di Messina e Palermo, oltre a decine di rapporti finanziari. Il valore complessivo stimato è di circa 12 milioni di euro.
Seconda confisca: patrimonio di un pregiudicato messinese
Il secondo decreto di confisca ha riguardato i beni di un pregiudicato di Messina, attualmente detenuto e sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Le indagini patrimoniali svolte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Messina hanno documentato l’accumulo di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’uomo e dai suoi familiari.
Tra il 1992 e il 2018, l’uomo è stato condannato in via definitiva per reati quali associazione finalizzata al traffico di droga, rapina, furto, lesioni personali e detenzione illegale di armi. Nel 2021 è stato arrestato in flagranza di reato per estorsione aggravata dal metodo mafioso. La confisca ha riguardato: sei abitazioni, un terreno agricolo e cinque veicoli, per un valore complessivo di circa 350mila euro.