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Contributi al trasporto universitario in Sicilia

Contributi agli studenti universitari siciliani che distano più di 50 km dalle città accademiche e che si spostano con i mezzi pubblici. Approvato un emendamento del deputato regionale modicano Ignazio Abbate che destina una somma ad hoc nell'esercizio finanziario 2024

di Chiara Scucces -

La Regione Sicilia, a seguito di un preciso emendamento presentato dall’Onorevole Ignazio Abbate, ha destinato per l’esercizio finanziario 2024, la somma di 2 milioni e mezzo di euro ai comuni che distano oltre 50 chilometri dalle sedi centrali degli atenei di Palermo, Catania, Messina ed Enna per il rimborso delle spese di trasporto sostenute dagli studenti universitari residenti in questi comuni. L’Assessorato regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, trasferirà le risorse ai Comuni in quota proporzionale al numero di abitanti. I comuni, a loro volta, provvederanno all’erogazione del contributo dopo aver disposto apposito bando. La Commissione Bilancio, della quale l’esponente della DC fa parte, ha votato favorevolmente il provvedimento che riguarderà migliaia di giovani che usano i mezzi pubblici per raggiungere le sedi universitarie di competenza. A  artire dall’inizio del 2024 bisognerà conservare i biglietti dei treni o degli autobus che verranno poi presentati al proprio comune di residenza che procederà al rimborso. “Qualche anno fa nel corso del mio secondo mandato da Sindaco di Modica – commenta l’Onorevole Abbate – abbiamo sperimentato questo provvedimento con ottimi riscontri per cui ho deciso di presentare un emendamento che andasse in questa direzione, replicando su scala regionale ciò che era stato fatto nel territorio comunale di Modica. Rimborsare le spese di spostamento vuole essere un incentivo a chi sceglie di non emigrare e rimanere nella propria terra oltre che un piccolo aiuto economico nei confronti delle famiglie che sono già oberate dalle spese legate alle tasse universitarie, ai libri di testo e a tutto quello che è connesso all’istruzione universitaria”.