Catania

Coppa Italia, Catania-Padova si giocherà a porte chiuse

La finale di ritorno di Coppa Italia di C tra Catania e Padova si giocherà a porte chiuse. Lo ha stabilito il giudice sportivo di Lega Pro, dopo gli scontri che si sono verificati nell'intervallo della gara di andata. Al Catania anche un'ammenda di 10 mila euro

di Bruno Capanna -

Catania-Padova, finale di ritorno di Coppa Italia, in programma il prossimo 2 aprile, si disputerà a porte chiuse. Lo ha stabilito il Giudice sportivo di Lega Pro, in relazione agli scontri avvenuti nell’intervallo della gara di andata allo stadio Euganeo quando alcuni ultras etnei hanno invaso il campo lanciando fumogeni e petardi all’indirizzo dei tifosi avversari, sottraendo uno striscione e causando il ritardo di alcuni minuti della ripresa della gara. Il giudice ha inflitto anche un’ammenda alla società rossazzurra di 10 mila euro e di 5 mila euro al Padova.

Nel dispositivo viene ripercorso minuziosamente quanto accaduto inchiodando alle proprie responsabilità gli ultras del Catania. Un danno notevole di immagine per la città ma anche per la società rossazzurra che sarà privata di un cospicuo incasso alla luce dei tanti tifosi che avrebbero riempito il Massimino per la prima storica finale di Coppa giocata dal Catania che, dal canto suo, alla luce del 2-1 maturato all’Euganeo, può ancora sperare di vincere e le possibilità sarebbero aumentate di fronte ad uno stadio pieno.

Gli scontri sinora hanno portato ad 8 arresti da parte della Polizia ma gli agenti della Digos di Catania e Padova continuano a scandagliare le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire agli altri responsabili. Zeoli per la cronaca non potrà contare su Welbeck che è stato squalificato per una giornata.