Palermo

Corleone, imprenditore arrestato per usura: tassi oltre il 100% e beni sottratti alle vittime

L’inchiesta partita da una denuncia ad Addiopizzo

di Sergio Randazzo -

Un imprenditore di 37 anni, incensurato e residente a Corleone, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia locale con l’accusa di usura, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese.

L’inchiesta partita da una denuncia ad Addiopizzo

L’indagine, durata oltre un anno — da giugno 2024 a luglio 2025 — è nata grazie alla segnalazione dell’associazione antiracket “Addiopizzo” e alla denuncia presentata da un commerciante di Corleone, vittima di pressanti richieste economiche. Da quel momento i militari hanno avviato una fitta attività investigativa fatta di intercettazioni telefoniche, analisi dei flussi bancari e testimonianze che hanno consentito di ricostruire un quadro preciso delle presunte condotte usurarie.

Prestiti con interessi da capogiro

Secondo quanto emerso, l’imprenditore avrebbe concesso prestiti a tassi di interesse superiori al 100%, chiedendo poi di essere rimborsato in contanti o tramite l’incasso di assegni. In altri casi avrebbe imposto alla vittima la cessione di un immobile a prezzo irrisorio o la gestione gratuita di un’attività commerciale, approfittando dello stato di difficoltà economica dei debitori.

Sequestri e nuovi sviluppi

Già lo scorso aprile, su disposizione della Procura, i Carabinieri avevano eseguito un sequestro preventivo di una consistente somma di denaro sui conti dell’indagato e di un terreno di sua proprietà. Le successive indagini, che hanno portato alla scoperta di un’ulteriore vittima, hanno rafforzato il quadro accusatorio, portando il GIP a disporre la custodia cautelare in carcere e un nuovo sequestro preventivo ai fini di confisca.

L’arresto e la tutela delle vittime

L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nella casa circondariale di Termini Imerese, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’operazione rappresenta un segnale importante nella lotta contro l’usura e l’omertà, un reato che spesso colpisce in silenzio le piccole imprese e i commercianti in difficoltà economica.