Attualità

Crescono i costi dei beni di consumo

“L’inflazione erode ancora pezzi importanti di salari, retribuzioni e pensioni”

di Pinella Rendo -

Creare un tavolo dello sviluppo che monitori l’andamento dei prezzi e, soprattutto, individui le strategie migliori per fermare questa fase galoppante che sta erodendo la forza d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie”. E’ la proposta della Cisl Ragusa/Siracusa sull’andamento dei costi del beni di consumo che in provincia di Ragusa stando ai dati Istat, sono aumentati, in media e nel giro di un anno e mezzo, di un valore compreso in una forbice tra il 15 e il 20%. Un andamento che difficilmente può retrocedere. L’attuale è una fase delicata e  la grande priorità è legata al tema dell’inflazione che continua a erodere e a mangiare pezzi importanti di salari, retribuzioni e pensioni. Mentre a livello nazionale, dice la Cisl,  si sta cercando di negoziare un accordo triangolare, tra governo, sistema delle imprese e organizzazioni sindacali per mettere sotto controllo prezzi e tariffe oltre che arginare la speculazione, a livello provinciale poco si sta facendo a proposito di un fenomeno che sta determinando numerosi motivi di preoccupazione anche nell’area iblea. La ricetta della Cisl Ragusa Siracusa è quella di imprimere una forte accelerazione su investimenti pubblici e privati e contrastare le disuguaglianze geografiche, generazionali, di genere e fare del Mezzogiorno la vera grande priorità nazionale ed europea. Dobbiamo cercare di pensare sin da ora a quello che potrà accadere in futuro e avere una visione il più possibile adeguata per quanto concerne lo sviluppo di un territorio che ha molto da dire ma che deve essere messo nella condizione ideale per poterlo fare”.