Cronaca

Dario Safina interrogato per 5 ore dal Gip

Ha risposto per cinque ore al Gip del tribunale di Trapani Samuele Corso, che ha firmato l'ordine di custodia ai domiciliari nei suoi confronti

di Sergio Randazzo -

Il deputato regionale siciliano del Partito Democratico, Dario Safina, che si è autosospeso dal partito in seguito all’arresto, ha fornito una risposta durata cinque ore al Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Trapani, Samuele Corso, il quale ha emesso l’ordinanza di custodia ai domiciliari nei confronti del politico. L’accusa a carico di Safina riguarda reati di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio. Durante l’interrogatorio, Safina è stato assistito dagli avvocati Salvatore Longo e Giuseppe Rando. Safina ha respinto tutte le accuse, le quali sono legate a fatti accaduti nel periodo in cui ricopriva la carica di assessore ai Lavori Pubblici a Trapani, sotto la gestione del sindaco Giacomo Tranchida, attualmente ancora in carica. Secondo l’accusa, Safina avrebbe manovrato la gara di “project financing” per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informando in anticipo l’imprenditore messinese Christian Valerio, anch’egli oggetto di indagine. Nel corso dell’interrogatorio, Safina ha presentato al giudice una memoria in cui ha ricostruito l’intera vicenda, negando di aver commesso irregolarità amministrative e illeciti penali. I suoi legali hanno chiesto al Giudice per l’udienza preliminare la revoca degli arresti domiciliari; la decisione su questa richiesta sarà pronunciata successivamente all’espressione del parere da parte della procura.