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Disagio giovanile in Commissione: è scontro

A Messina la commissione sul disagio minorile è degenerata in scontro: dopo i dati allarmanti su devianza, droga e prostituzione giovanile, padre Basil direttore della Caritas diocesana, e Angelo Fabio Costantino, giudice onorario del Tribunale per i minorenni hanno lasciato l’aula

di tcf -

La seduta della quarta commissione consiliare dedicata al disagio minorile e alla dispersione scolastica si è trasformata, ieri, in un acceso scontro istituzionale. L’incontro, convocato anche per affrontare la recente escalation di episodi di violenza in città, è stato segnato dall’uscita polemica dall’aula di padre Nino Basile, direttore della Caritas diocesana, e dell’ex garante dell’infanzia Angelo Fabio Costantino, giudice onorario del Tribunale per i minorenni. Alla riunione, presieduta dalla consigliera Rosaria Di Ciuccio e richiesta dal consigliere dem Alessandro Russo, erano presenti assessori e rappresentanti istituzionali, tra cui l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, l’assessora alle Politiche giovanili Liana Cannata e il garante comunale per l’infanzia padre Giovanni Amante. Proprio Amante ha aperto i lavori delineando il quadro nazionale sul disagio giovanile, richiamando l’urgenza della prevenzione e la necessità di non sottovalutare i segnali provenienti dal territorio. Calafiore ha poi illustrato gli interventi avviati dall’amministrazione, dal potenziamento del trasporto scolastico all’ampliamento dei centri socioeducativi. La tensione è esplosa quando Basile e Costantino hanno presentato nuovi dati ritenuti allarmanti: dal 2012 al 2025 i procedimenti civili relativi alla devianza minorile sarebbero passati da 187 a 2.200. Basile ha inoltre denunciato la crescita del gioco d’azzardo tra i minori e persino casi di prostituzione giovanile legati alle sale da gioco, mentre Costantino ha segnalato un aumento del consumo di droga, incluso il crack, anche tra bambini sotto i dieci anni. Le parole del consigliere Giuseppe Trischitta, che ha difeso l’operato dell’amministrazione invitando la Chiesa a fare “la propria parte”, hanno innescato la reazione di Basile, che ha lasciato l’aula giudicando le affermazioni un attacco diretto. A seguirlo, poco dopo, anche Costantino. Alcuni consiglieri si sono temporaneamente allontanati per solidarietà, prima di riprendere i lavori.