Palermo
Dopo la morte del sub, stop alle operazioni di recupero del Bayesian VIDEO
Sequestrata l’area del relitto: indaga la Procura di Termini Imerese
Si sono fermate le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero affondato un anno fa al largo di Porticello, dopo la tragica morte di un sommozzatore olandese. La Procura di Termini Imerese ha disposto il sequestro dell’area in cui si è verificato l’incidente costato la vita a Robcornelis Maria Huijben Uiben, 39 anni, impegnato nelle operazioni per riportare a galla lo yacht appartenuto al magnate britannico Myke Lynch.
Un nuovo lutto legato alla tragedia del veliero di lusso
Il sub, esperto operatore subacqueo, ha perso la vita durante un’immersione. La Capitaneria di Porto di Palermo, su delega della Procura, ha avviato le indagini coordinate dal pubblico ministero Raffaele Cammarano, per fare piena luce sull’accaduto. L’area del fondale è ora sotto sequestro per consentire i rilievi.
In campo sommozzatori di polizia, guardia di finanza e Marina
Le prossime operazioni potrebbero essere affidate ai sommozzatori della Polizia di Stato o della Guardia di Finanza, già coinvolti nelle ispezioni preliminari, oppure al personale specializzato della Marina Militare. Proprio questi ultimi, nei giorni successivi al naufragio, avevano recuperato dal relitto parte della strumentazione di bordo, compresi gli hard disk che potrebbero contenere registrazioni audio e video della drammatica notte tra il 18 e il 19 agosto 2024.
Sette le vittime nel naufragio del 2024
Oltre a Lynch, in quella circostanza persero la vita altre sei persone, tra cui la figlia Hannah, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie Judy, i coniugi Chris e Neda Morvillo e il cuoco Recaldo Thomas. L’ultima tragedia porta a otto il totale delle vittime collegate alla sciagura del Bayesian.
Disposta l’autopsia sul corpo del sub olandese
La salma di Huijben Uiben è stata trasferita presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo, dove nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia per stabilire con certezza le cause del decesso. Solo dopo gli esiti autoptici e i rilievi tecnici sul fondale si potrà valutare una ripresa delle operazioni di recupero dello scafo.