Trapani

Droga e telefonini in carcere. Il caso degli agenti infedeli

Emergono grosse falle nel sistema di sicurezza del penitenziario trapanese che per i detenuti era un "paradiso" per la compiacenza di alcuni agenti troppo "tolleranti".

di tp24 -

Gli agenti di polizia penitenziaria alle carceri di Trapani facevano entrare di tutto: droga, telefonini, armi rudimentali, sigarette, profumi. In cambio di denaro o di prestazioni sessuali elargite, in particolare, dalla compagna di un detenuto.  E’ quanto emerge dall’inchiesta che ha portato all’esecuzione di 24 misure cautelari emesse dal gip su richiesta della procura trapanese. Le accuse vanno dalla corruzione, all’abuso d’ufficio, allo spaccio di droga. Ad eseguire gli arresti i Carabinieri di Trapani e il Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria