Cronaca

È morto Ruggero Deodato, il regista di Cannibal Holocaust

Aveva 83 anni ed era considerato il padre dei mockumentary, ispirando registi come Tarantino e Roth

di Sergio Randazzo -

Difficile immaginare due ‘cose’ più diverse di Cannibal Holocaust e I ragazzi del muretto, la serie televisiva cult degli anni Novanta. Eppure, Ruggero Deodato li ha diretti entrambi. Il regista originario di Potenza è morto il 29 dicembre 2022 all’età di 83 anni. 

Genio assoluto

Un genio assoluto, che con il suo lavoro ha influenzato (per nominarne solo alcuni) Oliver Stone, Quentin Tarantino ed Eli Roth. E un genio controverso, per le sue scelte estreme. Cannibal Holocaust, del 1980, per le scene violentissime e le reali uccisioni di animali gli costò quattro mesi di carcere con la condizionale. Cannibal Holocaust avrebbe dovuto avere un sequel, Cannibal Fury, al quale Deodato iniziò a lavorare nel 1893 ma che non vide mai la luce. 

Una lunga carriera

La sua lunga e apprezzatissima carriera come regista gli ha regalato l’appellativo di Monsieur Cannibal: Eli Roth e Quentin Tarantino gli chiesero di recitare in un cameo-omaggio in Hostel II (2007) nel quale interpretava, appunto, un cannibale italiano. Deodato ha iniziato con grandi maestri come Roberto Rossellini (ne Il generale della Rovere e Viva l’Italia) e Sergio Corbucci (in Django). Tra i film di Deodato possiamo ricordare Gungala la pantera nuda (con lo pseudonimo Roger Rockfeller) nel 1968. Uomini si nasce poliziotti si muore nel 1976 e  Ultimo mondo cannibale del 1977, La casa sperduta nel parco (1980), I predatori di Atlantide (1983) e Inferno in diretta (1985).

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