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Elodie: “Il mio corpo oggetto di desiderio? Io sono timida…”

Venerdì sera ha fatto scatenare gli undicimila spettatori

di Redazione Video Regione -

“Con nonna abbiamo continuato a ballare anche dopo il concerto, era passata l’una di notte. Mi ha detto che si è dovuta fermare solo perché le faceva un po’ male la caviglia”.

Elodie al Forum di Assago

Elodie ride raccontando il post concerto al Forum di Assago, sold out della consacrazione. Venerdì sera ha fatto scatenare gli undicimila spettatori. Tra il pubblico c’erano anche la mamma, Claudia, e nonna Marise. “Sono la mia forza, se sono questa è perché somiglio a loro. Me lo dicono sempre: a tre anni eri già così”. 

Oltre alla voce, il corpo è grande protagonista: la rende potente?

“Il corpo è in primo piano ma non perché sono esibizionista o per dire che sono la meglio, perché sono libera. Insieme alla musica, alla voce, ai look, il corpo è un altro passaggio”.

Come ci si sente a essere un oggetto del desiderio?

“Non è quello il punto, non mi sento così. Mi piaccio se qualcuno mi piace. Un corpo è un corpo, mi sento bene con me stessa e mi piace fare uno show esprimendo tutta me stessa”.

Avrà letto cos’hanno scritto sui social.

“Ma i social sono anche una fogna, non importa. Ho fatto la cubista a 20 anni, mi sentivo giudicata, pensavano che fossi una venduta. Il corpo è bello, un’opera d’arte. Mi sento a mio agio, sono stata educata in una famiglia che ha un rapporto naturale, libero, col corpo. Ho sempre visto quello dei miei genitori. Tutti i corpi esprimono qualcosa, anche quelli di Botero: dipende da come li guardi. Io sono ignorante ma l’arte ti arriva, può capirla chiunque. Poi il corpo può diventare un oggetto scabroso e purtroppo esiste il body shaming che va combattuto”.

Cosa ha provato al concerto?

“Felicità. È stato bellissimo essere in tanti sul palco. Io da sola non funziono. Mi sono goduta lo spettacolo, c’era una connessione profonda: è un po’ come quando guardi un film o fai l’amore. Con i coreografi, Gabriele (Esposito) e Irma (di Paola), ci siamo detti: facciamo tutto insieme. Quando lavori con chi ti dà spazio cambia tutto. Sono fortunata, sono stati tutti generosi: loro, Vivo concerti, i miei manager Max Brigante e Jacopo Pesce”.

FONTE Dagospia