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F35, nessuna preoccupazione per il turismo

La base di addestramento per i piloti degli f35 non danneggerà lo scalo civile nè il turismo. Arrivano le rassicurazioni, dopo giorni di incertezze e polemiche, sull'aeroporto di Trapani Birgi

di francesco appari -

La futura base di addestramento per i piloti dei caccia F-35 all’aeroporto militare di Trapani Birgi non avrà ricadute negative sul traffico civile né sul turismo. Nello scalo militare del 37esimo stormo sorgerà un polo internazionale gemello di quello già operativo negli Stati Uniti, alla Luke Air Force Base in Arizona.

Negli ultimi giorni ci sono stati interrogativi e polemiche sul futuro dello scalo e la coesistenza tra le due attività.

A spegnere le preoccupazioni degli operatori turistici è il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, che conferma la piena compatibilità tra le attività militari e quelle dello scalo commerciale: “L’aeroporto civile vive perché esiste l’aeroporto militare. Senza la presenza dell’Aeronautica, oggi lo scalo civile non esisterebbe nemmeno.Con l’Aeronautica abbiamo sempre avuto rapporti cordiali. L’arrivo della base F-35 rappresenta un’opportunità, non un ostacolo. Non ci sarà alcun danno né per i voli civili né per il turismo. Le due realtà – militare e civile – continueranno a coesistere, come avviene già da anni. Anzi, la presenza di un polo di addestramento internazionale come questo potrà attrarre investimenti sul territorio e migliorare le infrastrutture.”

Il progetto F-35 si affiancherà alla crescita dello scalo, che nel 2026 tornerà a ospitare una base operativa Ryanair. A Birgi si punta a superare il milione e mezzo di passeggeri all’anno, dimostrando che sviluppo militare e crescita turistica possono convivere.