Catania

Femminicidio a Giarre: ergastolo per Leonardo Fresta, uccise la convivente Debora Pagano

Secondo l’accusa, Fresta segnalò la morte della donna solo due giorni dopo il decesso

di Sergio Randazzo -

La Corte d’Assise di Catania ha condannato all’ergastolo Leonardo Fresta, panificatore di 43 anni, ritenuto colpevole dell’omicidio della compagna Debora Pagano, 32 anni, avvenuto nel luglio 2022 nella loro abitazione di Macchia, frazione di Giarre.

La sentenza ha accolto in pieno la richiesta della Procura, rappresentata in aula dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Fabio Platania.

Un ritardo sospetto e tracce di sangue in casa

Secondo l’accusa, Fresta segnalò la morte della donna solo due giorni dopo il decesso, giustificando il ritardo con lo “stato di choc”. Un’argomentazione che non ha convinto gli inquirenti, che hanno evidenziato “anomalie temporali” nella ricostruzione dell’uomo.

Determinanti, ai fini della condanna, sono state anche le indagini tecniche dei Carabinieri, che attraverso l’utilizzo del luminol hanno riscontrato diffuse tracce di sangue in vari ambienti della casa, non solo nel bagno dove inizialmente si pensava fosse avvenuto il decesso. Gli investigatori hanno anche segnalato una pulizia accurata e anomala dei luoghi, ritenuta incompatibile con l’ipotesi di una morte accidentale o improvvisa.

La figlia era dalla nonna il giorno dell’omicidio

La tragedia ha lasciato orfana una bambina di 7 anni, figlia della coppia, che quel giorno si trovava fortunatamente a casa della nonna materna.