Cronaca
Frode fiscale e fatturazioni false, due arresti e 22 indagati
Eseguite 3 misure cautelari personali e sequestri per oltre 14 milioni di euro
Sono accusati di avere organizzato una frode fiscale grazie a false fatturazioni per favorire tre imprese edili. I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza ai arresti domiciliari emessa dal gip di Palermo, su richiesta della procura, nei confronti di 3 soggetti, due destinatari della custodia cautelare agli arresti domiciliari e uno dell’obbligo di dimora.
Gli indagati in tutto sono 24 tra persone fisiche e giuridiche sono accusati a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false, emissione di fatture false, occultamento e distruzione di documenti contabili, autoriciclaggio, omessa dichiarazione, indebita compensazione e omesso versamento.
Con lo stesso provvedimento, il gip ha disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di somme e beni per oltre 14 milioni di euro pari al profitto dei reati tributari contestati, dell’autoriciclaggio nonché ai sensi della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Le indagini, condotte dagli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo avrebbero permesso di scoprire l’esistenza di un’associazione per delinquere che dal 2016 al 2020 si sarebbe avvalsa sistematicamente di modelli di evasione ideati da un consulente fiscale palermitano per favorire 3 società specializzate nel commercio di materiali per l’edilizia, riconducibili ad un imprenditore di Alcamo.