Attualità
Fuoco amico sul Sindaco di Scicli
Il vice presidente del consiglio comunale Andrea Di Benedetto punta l'indice su Mario Marino
Giugno particolarmente caldo anche dal punto di vista politico a Scicli, dove sei consiglieri comunali di “Maggioranza” lanciano segnali preoccupanti per una presunta instabilità politica dell’amministrazione Marino. Aspre critiche arrivano da due fronti, il primo composto dai consiglieri: Desirè Ficili, Stefania Muriana, Giuseppe Arrabito, Lorenzo Bonincontro e Giuseppe Puglisi il secondo dal vice presidente del Consiglio comunale Andrea Di Benedetto. Fatto curioso è che i due scranni più importanti dell’aula consiliare: presidente e vice presidente non condividono, come un tempo, il percorso amministrativo di Marino. L’aria che si respira dentro e fuori palazzo Palle è diventata pesante, irrespirabile. Il rapporto, è evidente, si è incrinato. Ficili, Muriana, Arrabito, Bonincontro e Puglisi manifestato la loro contrarietà per molte scelte prese dall’attuale amministrazione. Sull’altro fronte, il vice presidente della massima assemblea cittadina, Di Benedetto pone all’attenzione di tutti alcune sue riflessioni. “La misura è colma! Lavorerò nell’interesse esclusivo della comunità sciclitana, decidendo di volta in volta come esprimere il mio voto in consiglio comunale”.
Sono le prime righe che si leggono in nota lanciata da Di Benedetto che mostra tutto il proprio disappunto per un’azione amministrativa giudicata “sterile, priva di programmazione e distante dai bisogni, anche di modesta entità dei cittadini. Le borgate sono abbandonate a se stesse, le spiagge sono inaccessibili per mancanza di pedane e docce, le erbacce crescono rigogliose a bordo strada, e le strade sono un vero e proprio colabrodo”. Tutto ciò è inaccettabile. Capitolo a parte merita la (mancata) programmazione estiva. La scusa è sempre la stessa da 3 anni a questa parte: non ci sono soldi. Le attività commerciali e turistiche, nelle quali sono impiegate oltre duemila persone -facendolo diventare insieme all’agricoltura, uno dei settori trainanti di Scicli- dopo un inverno economicamente difficile, non sono tutelate, oltre ad avere subito il danno, negli ultimi mesi, di svariati furti. E nel frattempo i turisti- conclude Di Benedetto-trascorrono le loro serate nei centri vicini, certamente più attrattivi grazie agli eventi organizzati” Il giudizio di Di Benedetto è tranciante: turismo e cultura, sviluppo economico, servizi sociali sono settori alla deriva perché privi di una guida politica, di un indirizzo politico amministrativo, di programmazione.