Attualità
Furti e rifiuti nella “terra di nessuno” di Bulala
Senza un monitoraggio complessivo e costante, c’è chi ne approfitta per muoversi in queste zone, perpetrando furti e arrecando danni alle proprietà e alle produzioni
Furti e danneggiamenti sono in costante aumento in alcune aree rurali della città e così, all’indomani dell’ennesimo furto di rame in una delle aziende di Contrada Bulala alcuni operatori agricoli si sono rivolti al sindaco Di Stefano e alle autorità. Da anni ormai la zona di Bulala è praticamente Terra di Nessuno. Furti continui di cavi elettrici ed attrezzatura per diverse migliaia di euro, campi contaminati dai continui scarichi illegali di rifiuti, spesso anche tossici, e dai conseguenti roghi. Chi prova ad alzare la testa deve fare i conti con minacce e danneggiamenti continui e in aree rurali così estese il controllo del territorio risulta essere sempre più difficile. E così cresce la paura e la rabbia tra gli agricoltori che vedono il lavoro di mesi andare in fumo in pochi attimi.
Senza un monitoraggio complessivo e costante, c’è chi ne approfitta per muoversi in queste zone, perpetrando furti e arrecando danni alle proprietà e alle produzioni. Dal pascolo abusivo agli incendi, passando appunto per i furti, sono diverse le vicende che si concentrano nelle campagne locali. Questa mattina un sopralluogo dello sindaco Terenziano Di Stefano, che ha voluto verificare di persona la situazione generale. Gli agricoltori chiedono che i principali punti di accesso alla contrada siano agganciati al sistema di videosorveglianza cittadino, collegato con la centrale della polizia. Un appello che il sindaco Di Stefano ha raccolto immediatamente. Il comparto agricolo locale, già stretto nella morsa della crisi acuita dalla siccità e dalla mancanza di forniture efficienti dalle dighe, chiede adesso più sicurezza per poter continuare a lavorare in serenità.