Cronaca

Gestione servizio idrico, la GdF sequestra 20mln di euro

Tre indagati a Palermo per indebita percezione di fondi pubblici

di Sergio Randazzo -

C’è l’Amap al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Palermo, chiusa stamattina con l’esecuzione del sequestro preventivo di circa 20 milioni di euro. L’Amap di Palermo è una società a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico nel capoluogo e in provincia. Il provvedimento riguarda anche vertici dell’azienda: il direttore generale e l’amministratore unico in carica dal 23 marzo 2014 al 18 marzo 2019, e il suo successore nell’incarico. Sono indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche aggravato dalla qualifica di “incaricati di pubblico servizio”. Secondo le indagini dei finanzieri avrebbero causato un danno superiore a 100mila euro agli interessi finanziari dell’unione europea. Le indagini sono state avviate dopo una denuncia della Banca europea degli investimenti all’Eppo di Lussemburgo. Gli accertamenti, coordinati dalla procura europea, hanno riguardato un prestito agevolato di circa 20 milioni di euro che la società pubblica aveva ottenuto dalla Bei sul fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) con garanzia concessa dall’Unione europea, per la realizzazione di un programma nel settore della produzione di acqua potabile e trattamento delle acque reflue. I manager dell’azienda, secondo la tesi dell’accusa, per impedire a Bei di procedere alle valutazioni di competenza in merito al rispetto delle condizioni per l’ottenimento o la revoca del finanziamento erogato, avrebbero consapevolmente omesso di comunicare alla banca, tra il 2017 e il 2020, di gravi e reiterate violazioni, anche di rilevanza penale, in materia ambientale, sfociate in un’ordinanza di commissariamento giudiziale emessa nel 2021 dal gip di Palermo e nella successiva richiesta di rinvio a giudizio dei responsabili. L’udienza per il rinvio a giudizio è fissata a luglio.