Notizie
Giornate FAI, affluenza speciale per aperture speciali
Lo scorso fine settima è tornato il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico nazionale: le giornate fai di primavera. In provincia di Ragusa tanti visitatori per i quattro siti aperti.
Anche l’edizione numero 33 delle Giornate FAI di primavera è stata un successo; un fine settimana all’insegna di arte, cultura e natura che quest’anno coincide con il cinquantenario della nascita del FAI. Un traguardo importante, che in provincia è stato celebrato con l’apertura di 4 luoghi speciali: a Giarratana il museo a cielo aperto e il museo dell’immigrazione, a Ragusa Palazzo della Cancelleria (a cui le immagini si stanno riferendo) e Palazzo Cosentini.
Il prospetto principale del Palazzo della Cancelleria, si affaccia su una piazzetta in cui confluiscono due diramazioni della lunga scalinata, che anticamente, era l’unica via di comunicazione tra il quartiere inferiore e quello superiore della città di Ragusa.
Il balcone piu` aggettante di Ragusa Ibla: questa la caratteristica piu` vistosa di questo palazzo, costruito dai baroni del Lago, i Nicastro, nella prima meta` del ‘700, e poi divenuto sede della Cancelleria di Ibla, da cui prende il nome nella toponomastica attuale.
Palazzo Cosentini è una costruzione concepita come civile abitazione in stile barocco costruita a Ibla dopo il terremoto del 1693. La sua costruzione risale agli anni settanta del 700, per iniziativa del barone Raffaele Cosentini. L’edificazione del palazzo si concluse nel 1779 , a questo anno fa riferimento un documento che riporta la notizia dell’acquisto di tegole per il tetto del palazzo. Oggi si presenta in discreto stato di conservazione essendo di proprietà comunale che lo ha adattato ad usi diversi dall’abitazione privata. Palazzo Cosentini è stato quindi una abitazione privata sino agli anni cinquanta.
Entusiasti e orgogliosi anche gli Apprendisti Ciceroni coinvolti nelle due giornate: studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.
Ad ogni visita è stato possibile, sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.