Palermo

“Ho fatto la volontà di Gesù”

Le parole deliranti di Giovanni Barreca

di Emiliano Di Rosa -

Oggi nel borgo marinaro di Sferracavallo, a Palermo, sono arrivati i carabinieri del Ris di Messina per cercare tracce e prove nella casa di Sabrina Fina e Massimo Carandente, i due appartenenti alle setta dei “Fratelli di Dio” accusati di essere stati complici di Giovanni Barreca nell’esorcismo, nelle torture e nell’uccisione  della moglie, Antonella Salamone, e dei figli Kevin ed Emmanuel di 15 e 5 anni. Il sostituto procuratore di Termini Imerese, Manfredi Lanza, con il reparto speciale dei carabinieri ha controllato ogni angolo del’appartamento della coppia, che l’11 febbraio era tornata a casa in treno da Altavilla Milicia dopo avere lasciato la villetta teatro della strage familiare. Si attendono anche gli esiti dell’analisi del materiale trovato nei cellulari e nei computer della coppia. In queste settimane si sono alternate dichiarazioni di vario genere da parte di Carandente e Fina, da parte della figlia 17enne di Barreca, anche lei accusata di complicità nella strage, e da parte proprio del muratore 54enne. Giancarlo Barracato, l’avvocato di Giovanni Barreca, dichiara che il suo assistito continua a ripetere di aver voluto “liberare la famiglia dal demonio e aver fatto la volontà di Gesù”. Nel team di difesa di Giovanni Barreca c’è anche Roberta Bruzzone. La nota criminologa affiancherà Alberto Caputo nella perizia psichiatrica sul muratore. Ospite in una trasmissione su Rai2, la Bruzzone ha raccontato di aver ricevuto alcune minacce dopo aver assunto l’incarico.