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I movimenti in Forza Italia

In attesa del congresso siciliano ...

di Emiliano Di Rosa -

Con la riforma voluta recentemente dal leader Antonio Tajani i coordinatori regionali di Forza Italia verranno eletti dalla base degli iscritti. Anche in Sicilia a breve la novità si concretizzerà e a Palermo in ballo c’è la leadership di quello che, al momento, è il partito con più deputati all’ARS (sono 14 quelli del gruppo azzurro) e che esprime il presidente della Regione (Renato Schifani). Anche in quest’ottica potrebbe essere vista l’ultima sortita del vice presidente della Camera, Giorgio Mulè, che non ha escluso la possibilità di correre in Sicilia per la presidenza della Regione nel 2027 generando la risposta stizzita di Schifani. In generale già da settembre Forza Italia si preparerà al congresso, previsto per la primavera 2026, e l’attuale coordinatore regionale, Marcello Caruso ha già annunciato di voler competere per la riconferma nel ruolo; ruolo che ricopre da marzo del 2023 quando Silvio Berlusconi in persona lo nominò alla guida forzista in Sicilia. Caruso gode della piena fiducia di Schifani, questo è un dato di fatto! Suo “competitor” per la segreteria regionale potrebbe essere l’europarlamentare Marco Falcone, che in passato ha esplicitamente lamentato il poco confronto interno nel partito e che gode di ampio consenso nel catanese. Ovviamente in tutti i territori si comincia a discutere e riorganizzare Forza Italia. Ad esempio nel siracusano si muove moltissimo il deputato regionale Riccardo Gennuso, nel ragusano c’è stato il recente ritorno del presidente della Commissione Difesa di Montecitorio, Nino Minardo, nel messinese è molto presente il Presidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, Tommaso Calderone.