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“Ignazio Monisteri e Maria Abbate”

Due sindaci così diversi ...

di Emiliano Di Rosa -

E’ palese come negli ultimi tempi a Modica vi siano interventi pubblici e non che tirano in ballo l’attuale sindaco, Maria Monisteri, e il suo predecessore, Ignazio Abbate. I paragoni si sprecano, alcuni appaiono forzati, altri meno. L’aspetto di colore, di costume, e pure un po’ divertente è nel pensare a quanto siano diversi tra loro. L’attuale presidente della I Commissione dell’ARS è il classico self made man, partito dalla campagna di cui rivendica sempre con orgoglio le origini, transitato un po’ qua e un po’ la nei partiti privilegiando il consenso personale agli ideali (ma non è il solo), uomo a volte rude, spesso ostinato, con una vena vendicativa (politicamente parlando) capace di dare conto a decine di persone contemporaneamente oggi come quando stazionava a Palazzo San Domenico. Una sorta di “decespugliatore” umano con batterie a lunga durata e uno staff utile soprattutto ad eseguire rapidamente le indicazioni. Lo immaginiamo mangiare al volo un pane di casa con caciocavallo mentre impreca qualcosa all’assessore di turno. Maria Monisteri a partire dallo slogan di “prendersi cura della città” è donna delicata negli atteggiamenti, impeccabile nell’abbigliamento, garbata come la buona e alta borghesia a cui appartiene. La immaginiamo ascoltare Franco Battiato e firmare una delibera sorseggiando una tiepida tisana dando conto ai soffici suggerimenti del proprio entourage. Senza alcuna esperienza politica alle spalle se non l’assessorato datole a suo tempo proprio da Abbate, ha fatto di necessità virtù e dopo 15 mesi di sindacatura ora prova a dare l’idea di una leadership in Municipio incontrando le naturali resistenze! Maria resta, però, lontana anni luce dallo stile di Ignazio (e viceversa) e non potrebbe essere altrimenti perché qui non parliamo delle abilità politiche, dei successi o dei fallimenti politici di entrambi. Qui parliamo di come il passaggio di consegne del maggio 2023 sia avvenuto tra due persone e due personalità quasi agli antipodi. Esperienze e stili di vita radicalmente diversi, caratteri alternativi, atteggiamenti dissimili. L’andatura spedita stile macchinario agricolo e in camicia smanicata di Ignazio che parla su tre cellulari … i movimenti vellutati in tailleur di Maria mentre le scattano un selfie con giovani promesse dello sport o centenari appena festeggiati. E’ solo una iperbole divertente ma in conclusione viene da immaginare che ne verrebbe fuori se fondessimo in un unico sindaco i due: un Ignazio Monisteri o una Maria Abbate per intenderci.