Attualità

Il futuro dell’aeroporto è “appeso” al filo dei fondi

Il tavolo tecnico permanente si trova unito nel pressare la Regione chiedendo interventi strutturali

di valentina di rosa -

Il Pio La Torre di Comiso ha bisogno di fondi strutturali, ovvero non una tantum, ma con una cadenza costante che servino per rilanciare l’aeroporto e per far sì che risulti attrattivo alle compagnie aeree. Serve dunque l’intervento mirato della Regione. È questo in poche parole quello che è emerso dalle varie associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e i sindaci iblei e dei comuni limitrofi che assieme ai deputati iblei regionali hanno formato ieri il tavolo tecnico permanente con la SAC, società che gestisce l’aeroporto di Catania e di Comiso. Per la Cna di Ragusa i fondi strutturali sono l’unica possibilità di salvezza per l’infrastruttura. Il segretario, Carmelo Caccamo, si è fatto carico della preoccupazione di tutte le medie e piccole imprese che contavano sulla presenza di un aeroporto che sopravvive. Imprese che ora versano in stato di crisi. Per Caccamo serve che la Regione proceda celermente con la redazione del bando che assegni subito le risorse già annunciate e lavorare per programmare gli stanziamenti futuri. Preoccupazione esprime anche la deputata regionale del M5S, Stefania Campo, che reputa insufficienti i fondi finora stanziati dalla Regione. Per la Campo questo è il contesto che rende poco appetibile l’aeroporto alle varie compagnie. Nello Dipasquale, deputato regionale del Pd, plaude per la nascita del tavolo permanente ma prova rabbia per l’assenza di interventi che portano ora ad agire in emergenza o quasi.  La SAC dal canto suo si è detta pronta ad usare i fondi che arriveranno puntando alla crescita dei voli e dei passeggeri e garantendo un costante dialogo con le varie compagnie aeree.