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“Il luogo meno sicuro al mondo dove nascere”

A Gaza la situazione è drammatica

di Emiliano Di Rosa -

“Gaza è il luogo meno sicuro al mondo dove nascere”. Ciò che dice l’Unicef (il Fondo delle Nazioni unite che si occupa di assistenza umanitaria per i bambini) è forse la sintesi migliore per chi voglia descrivere la degenerazione e l’orrore in una striscia di terra abitata da più di due milioni di persone. La legittima reazione militare dello Stato di Israele all’abominevole attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 si è trasformata in una vendetta dalle proporzioni bibliche che sta ammazzando e affamando decine di migliaia di individui, moltissimi sono minori: bimbi, adolescenti … E’ un dato di fatto che le nazioni occidentali, alleate di Israele, non riescano (o non vogliano) fermare la potenza e la violenza di questa guerra. L’opinione pubblica si sta scuotendo e, assieme ad essa, la politica locale. Ieri a Catania una partecipata manifestazione mentre a Vittoria sulla facciata del Municipio è apparso lo striscione “Palestina libera, No al genocidio” e il teatro comunale si illuminerà di rosso tutte le domeniche fino alla cessazione dei bombardamenti. Il sindaco di Chiaramonte, Mario Cutello, da oggi è in sciopero della fame …

Infine una riflessione che è anche un auspicio: la scuola sta finendo e sarebbe bello che in uno degli ultimi giorni (terminate spiegazioni e interrogazioni) gli studenti delle superiori organizzassero qualcosa (dibattiti, assemblee, cortei) per riscattare i tanti adulti pavidi, indifferenti o distratti. In maniera ordinata e convinta la generazione più giovane può contribuire a non restare lontani e ignavi da quel che oggi accade in Palestina!