Attualità

Il Pio La Torre in caduta libera

I numeri di gennaio 2024 a comparazione con quelli dello scorso anno, sono impietosi. Tutti parlano, ma a nessuno sembra interessare concretamente lo scalo e voler scommettere sul suo sviluppo.

di Chiara Scucces -

Il Pio La Torre in caduta libera; a parole si può dire quello che si vuole, o anche quello che si vuole far crede, ma i numeri dicono altro e decretano una disfatta, su tutti i fronti, se mai ci fosse stato bisogno di aggiungere altro a queste immagini che parlano da sole e che ritraggono un aeroporto sempre più desolato e desolante. I numeri sono quelli di Assaeroporti e confrontano i numeri di gennaio 2024 con quelli dello stesso periodo dell’anno prima. E mentre tutti gli altri scali aeroportuali isolani sono in crescita ecco che Comiso fa registrare un crollo del 49,6%. Nello specifico, riduzione del 52,4% per quanto concerne il numero di passeggeri delle tratte nazionali, -32%, invece, per quel che riguarda i passeggeri delle linee internazionali. Un dato è più che evidente: da quando Ryanair è fuori dai giochi, il Pio La Torre ha perso di interesse agli occhi dei passeggeri: il costo dei biglietti proposto dalle altre compagnie non è minimamente concorrenziale con quello della low cost irlandese; i giorni delle tratte sono ridotti e non sempre coincidono con le esigenze dei viaggiatori.

Perchè mai si dovrebbe partire da Comiso quando da Catania si ha maggiore convenienza, e non soltanto economica? Perchè mai la SAC, che gestisce anche l’aeroporto di Fontanarossa, dovrebbe cambiare strategia di sviluppo? La regione Sicilia, negli ultimi mesi, ha tanto parlato di crescita e di sviluppo di questo scalo con riunione e tavoli tecnici per implementare il servizio cargo. Ma ancora una volta le parole rimangono tali e la diplomazia ha il sopravvento. La realtà è ben diversa e dà maggiore fondatezza a tutti coloro che si lamentano e che chiedono a gran voce quale sia la sorte riservata al Pio La Torre.