Cultura

Il viaggio cromatico di Salvo torna alle origini

All’incontro, arricchito dall'esposizione di due opere storiche, hanno partecipato Pietrangelo Buttafuoco, gli eredi dell’artista e l’amministrazione comunale

di sicilia new media -

Una targa commemorativa dedicata a Salvatore Mangione, in arte Salvo nella città in cui l’artista nacque e da cui andò via all’età di 10 dieci anni. Leonforte ricorda uno dei suoi figli più noti, artista talentuoso che espose alla Biennale di Venezia nel 1976 su invito di Carlo Ripa di Meana.

Si tratta dunque di un ritorno fortemente simbolico per un evento che celebra il pittore siciliano in occasione del progetto culturale chiamato Salvo, Da Leonforte a Venezia e ritorno. Dopo l’inaugurazione della targa si è svolto un incontro a cui ha preso parte Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, insieme agli eredi dell’artista, al sindaco di Leonforte Piero Li Volsi e all’assessora alla cultura Sabrina La Ferrara.  

Per l’occasione sono in esposizione due quadri di Salvo: il San Giovanni degli Eremiti del 1982, presentato proprio alla Biennale di Venezia, omaggio alle radici mediterranee e a Palermo, e La strada di casa, veduta della Chiesa Madre di Leonforte.