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Incendi, ancora in azione i Canadair

Particolare attenzione va prestata al sito della discarica di Bellolampo: il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha chiesto l’intervento degli aerei antincendio.

di piero messina per sicilia on demand -

Non siamo ancora al Day After: è ancora presto per dichiarare vittoria sulle fiamme che hanno avvolto la Sicilia nei giorni scorsi, causando tre vittime e danni finora incalcolabili. Sulle colline attorno a Palermo i roghi continuano a scoppiettare. Nonostante il calo delle temperature e i venti freschi, è ancora necessario l’intervento dei canadair.

Particolare attenzione va prestata al sito della discarica di Bellolampo: il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha chiesto l’intervento degli aerei antincendio. La quarta vasca dell’impianto è ancora in fiamme: quel rogo ancora fumante potrebbe esporre la cittadinanza al rischio di emissioni nocive, dalla diossina alle polveri sottili. Una situazione che anche l’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente tiene sotto costante osservazione.

E’ tornata quasi alla normalità la vita nel quartiere palermitano di Borgo Nuovo, devastato ieri da incendi che hanno distrutto veicoli e abitazioni. Anche una cerimonia funebre è stata sospesa, con la bara di un anziano deceduto distrutta dalle fiamme.

A complicare il contesto dei soccorsi e della ripresa, anche i continui black out elettrici, con quartieri scollegati dalla rete anche per più di 16 ore.

Anche i palazzi della politica sono rimasti senza luce. L’ala storica di Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, è rimasta al buio per una dozzina d’ore. Proprio in queste ore, il presidente Renato Schifani è pronto a dichiarare in giunta regionale lo stato di calamità e chiedere al governo il riconoscimento dello stato di emergenza. La conta dei danni è ancora lontana da poter essere compilata. Ma sarà di sicuro a molti zeri.

Dalla ceneri di questo disastro ambientale, una scintilla di speranza arriva dalla Chiesa di Santa Maria di Gesù: l’edificio ai margini del quartiere Ciaculli è andato distrutto dalle fiamme, ma dei coraggiosi frati sono riusciti a mettere in salvo le spoglie mummificate di San Benedetto il Moro, il protettore di Palermo. Per chi ha ancora fede è un piccolo segno di speranza in mezzo a un cumulo di roghi fatui.