Ambiente

Incendi, metà dei comuni senza indennizzi

Non hanno presentato i documenti in tempo

di Emiliano Di Rosa -

Il punto lo fa bene, stamattina, il “Giornale di Sicilia” in prima pagina con un titolo che spiega la situazione: “Ristori solo a metà dei comuni”.  La lista delle richieste con documentazione arrivate alla Protezione Civile regionale per i ristori relativi agli enormi danni causati dagli incendi di fine luglio 2023 comprende, infatti, una sessantina di municipi. L’altra metà o non ha saputo o non ha fatto in tempo a mandare il malloppo burocratico via posta elettronica certificata. Due settimane fa assistemmo, tra l’altro, ad una dura polemica politica tra il presidente della Regione, Renato Schifani, e il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci. Calmatesi le acque venne dato come termine il 19 gennaio per produrre documenti e richieste, ora vien fuori che metà dei 120 comuni potenzialmente aventi diritto ai risarcimenti non ha completato l’iter burocratico. Mancavano le ordinanze con cui i sindaci dei territori attraversati dagli incendi certificavano gli immobili e gli altri beni distrutti e i costi da sostenere. Ai primi dieci sindaci, fra cui Palermo e Monreale, che si erano fatti avanti subito, se ne sono uniti almeno un’altra cinquantina. Altri sessanta restano invece fuori dalla lista e, come scrive il collega Giacinto Pipitone “questo, di fatto, esclude i cittadini e le imprese di quei territori dalla corsa ai ristori”.