Attualità

“Inquieta mancata perquisizione immobile via D’Amelio”

Lo ha detto il senatore Salvo Sallemi, componente della Commissione nazionale antimafia

di Leuccio Emmolo -

La strage di via d’Amelio di 31 anni fa è in queste ore sotto i riflettori. C’è un intervento del senatore Salvo Sallemi, componente della commissione antimafia. “Nella strage di via D’Amelio- dice Sallemi- vi è un aspetto, tra i tanti purtroppo, che appare inquietante. Ossia la mancata perquisizione di una abitazione proprio in via D’Amelio, al civico 46, che si trovava nel palazzo nei pressi della casa della madre del giudice Borsellino. Un immobile riconducibile famiglia mafiosa Buscemi, un luogo importante per poter comprendere di più sulla logistica ma anche sulle menti e finalità stragiste”.  Il senatore siciliano lo dice  dopo l’audizione dell’avvocato dei figli del giudice Borsellino, il legale Fabio Trizzino, e di Lucia Borsellino in Commissione nazionale antimafia. “Purtroppo – prosegue Sallemi- anche la figlia del giudice, Lucia Borsellino  ha confermato di aver conosciuto in un secondo momento l’appartenenza dell’immobile e il fatto che nell’immediato non sia stata seguita alcuna pista investigativa in merito, un fatto inquietante”.

“Inoltre, sul dossier mafia appalti, ho chiesto lumi sulla conoscenza del giudice Borsellino delle indagini svolte a Catania e se avesse avuto contatti con il pm Felice Lima e circa la collaborazione del pentito Lipera che decise di “parlare” a Catania e non a Palermo-dice ancora il senatore -; ci sono tanti aspetti da approfondire e di certo questo ciclo di audizioni con l’avvocato Trizzino e con Lucia Borsellino, seppur dolorose per loro per i ricordi che generano, ci ha aiutato a una comprensione maggiore di fatti, aspetti e notizie ancora non rivelate pubblicamente a trent’anni di distanza dalla strage. Di questo non possiamo che ringraziare il presidente Chiara Colosimo per aver dato alla Commissione questa importante possibilità per cercare di scoprire la verità dopo clamorosi depistaggi”.