Attualità
La periferia di Gela ostaggio delle discariche
Fototrappole acquistate per essere collocate in vari punti sensibili, in città così come in altri Comuni dell’ambito
Il tratto di sterrato che dal quartiere Cantina Sociale porta a Settefarine è forse ormai la discarica abusiva più frequentata ed utilizzata impunemente di tutto il territorio. Qui quotidianamente da anni ormai, viene scaricato ogni tipo di rifiuti. Inerti, amianto e spazzatura domestica hanno letteralmente invaso i terreni privati incolti che fanno da cintura alla periferia cittadina.
Inutilmente i residenti dei complessi residenziali che si sono sviluppati tra i due quartieri della periferia nord della città denunciano una situazione che con il tempo è andata a peggiorare.
Anche noi, con le nostre telecamere abbiamo più volte raccontato la situazione di degrado della zona senza che però nulla si sia mosso.
Ma i rifiuti che più di qualunque altro vengono abbandonati sono lo scarto delle lavorazioni edili. La sintesi di quanto diciamo è visibile poco più avanti. Montagne di laterizi, mattoni, tufi, piastrelle e pietre, conseguenza dello sbancamento di attività private, ma anche di piccoli rifacimenti in casa. Immancabile la presenza dell’amianto disseminato ovunque.
Lungo la strada poi il solito campionario già tristemente noto fatto di televisori fuori uso, materassi e divani ridotti in condizioni disastrose abbandonati da mesi, scatoloni vuoti, bottiglie di birra, vestiti, rifiuti domestici e resti alimentari lasciati a marcire.
Ed è proprio la situazione del canale di scolo che serve a far defluire le acque a preoccupare i residenti. Facile immaginare cosa possa succedere in caso di forti piogge, fango e detriti invaderebbero il quartiere con conseguente rischio per i residenti.
Quella alle spalle di Cantina Sociale è solo una delle numerosissime discariche abusive a cielo aperto che costellano la periferia cittadina e le campagne. Luoghi protetti per incivili di ogni sorta che al riparo da controlli e da telecamere scaricano ogni tipo di rifiuto nei campi circostanti la città, senza che nessuno provi in qualche modo ad arginare un fenomeno diffuso e ampiamente conosciuto.
Una situazione che potrebbe cambiare con un sistema di controllo video efficiente. Ed è proprio quello che sta provando a fare Impianti Srr ha intanto preso in carico tutto il sistema delle fototrappole acquistate per essere collocate in vari punti sensibili, in città così come in altri Comuni dell’ambito.
Impianti Srr ha affidato ad una società esterna, la vittoriese Mlk security, l’intera attività. Si occuperà del monitoraggio degli esiti della videosorveglianza, volta a sanzionare chi conferisce fuori dalle fasce di raccolta o addirittura abbandona in modo massivo rifiuti di ogni genere. Nel perimetro urbano come nelle aree rurali e non solo, sono ancora tante le zone franche, usate per collocare rifiuti e resti di ogni tipo.