Cronaca
La procura fa ricorso alla scarcerazione di Barreca
Oggi è stato depositato l'appello della Procura contro la scarcerazione di Giovanni Barreca: contestate le decisioni del gip
La Procura di Termini Imerese ha depositato un appello al Tribunale del Riesame per contestare l’ordinanza del gip che ha revocato la misura cautelare nei confronti di Giovanni Barreca, accusato dell’omicidio della moglie e di due dei tre figli ad Altavilla Milicia. La revoca della custodia cautelare era stata disposta dal giudice sulla base di una perizia che dichiarava l’imputato incapace di intendere e di volere. La Procura, però, ritiene che la decisione sia in contrasto con i principi del contraddittorio e presenti incongruenze nelle motivazioni.
Secondo la nota della Procura, a firma del procuratore Ambrogio Cartosio, il provvedimento sarebbe stato emesso senza il parere del Pubblico Ministero e prima che le parti fossero informate della perizia presentata dai periti del gip. L’esperto nominato dalla Procura, Stefano Ferracuti, aveva infatti concluso che Barreca fosse solo parzialmente incapace di intendere e di volere e avesse un “elevatissimo grado di pericolosità,” una valutazione significativamente diversa da quella dei periti del gip.
La decisione di disporre la liberazione provvisoria di Barreca, con libertà vigilata in attesa di un posto in una Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza), è stata poi rivista, mantenendolo in custodia in una sezione dell’istituto penitenziario. Tuttavia, la Procura contesta anche tale iter, poiché il provvedimento è stato corretto senza preventiva richiesta di parere. “L’ordinanza e i provvedimenti integrativi si pongono in antitesi con i principi del contraddittorio e presentano profili di contraddittorietà e illogicità”, ha aggiunto Cartosio. Con l’appello depositato, la Procura intende ottenere una revisione della decisione, ritenendo necessarie misure cautelari più stringenti.